Crea il tuo lavoro partendo da te stesso. (Parte 1)

Scritto da

Il mondo di oggi è un modo molto diverso da quello che poteva essere negli anni 60-70-80…
Oggi il lavoro non è più un diritto. Lo Stato non sembra più avere la responsabilità di fornire ai propri cittadini un lavoro ma neppure di metterli nelle condizioni di farlo.
Oggi il lavoro è un dovere anzi, oltre un dovere…

è diventato addirittura un privilegio, un privilegio al quale non tutti hanno accesso.

Oggi il lavoro è necessario inventarselo partendo da zero, se non da zero almeno da se stessi.

Guardati allo specchio

La questione è che a volte è utile fermarsi, guardarsi allo specchio, farsi un onesto esame di coscienza, domande chiare come ad esempio quale lavoro svolgere.

  • Cosa mi piace fare nella vita?
  • Cosa faccio con la massima leggerezza?
  • Senza rendermene conto faccio sempre un determinata attività, quale?

Probabilmente nella risposta che avete dato c’è il seme per creare il vostro lavoro.
Se non siete riusciti a rispondere avete bisogno dell’aiuto di un professionista.

Saper fare un lavoro. Ieri, oggi, domani:

  • Quello che gli altri pensano di me corrisponde a quello che io penso di me stesso?

Rivelare a se stessi la strada giusta:

  • Cosa pensano gli altri che io sappia fare meglio?
  • Cosa so fare meglio?
  • Cosa ho fatto fino ad ora?
  • Quale è il mio lavoro ideale?
  • Il lavoro ideale che vorrei fare coincide con ciò che faccio e so fare in modo naturale?

Potresti ricavare soddisfazione dal trasformare le tue doti naturali in un lavoro?

Se sei riuscito a rispondere a questa domanda allora hai trovato il tuo lavoro perfetto.
In qualche misura sai anche quello che devi fare. Passa avanti e mettiti in gioco.

A proposito di risorse che posso mettere in campo:

  • Quante risorse economiche ho a disposizione?
  • Quali risorse materiali hai a disposizione (laboratorio,ufficio, attrezzature, PC, tablet, linea telefonica....)
  • Quanto tempo ho a disposizione?
  • Sei disposto a studiare e formarti?

Non sottavalutare la forza e l’efficacia di mettere le risposte a queste domande per iscritto.
Rispondere a queste semplici domande ti permetterà di individuare i limiti di quello che puoi fare e di quello che non puoi fare. Oggi ti posizioni ad un livello elementare di lavoro, probabilmente sarai remunerato in modo proporzionalmente basso, domani investirai il tuo bagaglio di conoscenze ed una parte dei guadagni per portarti ad un livello più alto.

Dopo un’onesta analisi e a dopo un autoesame sicuramente capirai a che punto ti trovi. Riconoscere i propri limiti è la prima fase di consapevolezza e di forza che ti aiuterà a capire chi sei, cosa vuoi veramente e dove vuoi andare.

Senza un pò di olio di gomito, senza del tempo, è impossibile capire dove si vuole andare. Non è una sconfitta riconoscere di non saper fare delle cose, ma è l’inizio per imparare a farle. E’ il modo per trovare la strada giusta. Con questo non vogliamo dire che sia facile o che sarà tutto rosa e fiori, anzi bisogna darsi il giusto tempo per capire e metabolizzare. Occorre una strategia che ti aiuti a mettere in pratica le tue aspettative e i tuoi obiettivi, di questo ne parleremo nel prossimo articolo.

"Non smettere mai di investire, se investi cresci.

"Giorgio Carrozzini

con la collaborazione di Joanna Mennuni.